Focus sui programmi di scambio internazionale tra magistrati appartenenti all’Unione Europea - Editoriale
La partecipazione di magistrati italiani a esperienze di formazione presso tribunali di altri Stati dell’Unione Europea è una delle conseguenze più importanti e visibili della progressiva integrazione dei sistemi giuridici degli appartenenti alla stessa.
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento esponenziale dei programmi di scambio di vario tipo, sicché oggi, soprattutto tra le nuove generazioni di magistrati, questo tipo di esperienza è divenuta piuttosto comune e fa parte del bagaglio diffuso della formazione tipo.
La nostra Rivista ha pensato di dedicare a questo fenomeno in continua espansione un focus: dopo l’articolo introduttivo odierno in cui Marco Alma, componente del Comitato Direttivo della Scuola Superiore della Magistratura, illustrerà il funzionamento dei vari tipi di programmi di scambio, seguiranno nei prossimi giorni alcune testimonianze di giovani magistrati che hanno partecipato a diverse tipologie di programmi di scambio.
Intendiamo in questo modo contribuire alla divulgazione di questo importante istituto e fornire una riflessione ad opera di chi vissuto questa esperienza in prima persona.