Le proposte di riforma partono da un’immagine distorta della magistratura*
di Lilli Arbore
Quale visione alimenta la nostra immagine come Magistratura nella politica che in alcuni interventi ascoltati è sembrata ossessivamente orientata solo in modo ritorsivo? E peraltro si parla solo e sempre di penale. Ma la valutazione dell'intero sistema giustizia c'è in questa riforma? C’è il pensiero, la riflessione su tutti i settori della giurisdizione?
Lo dico da orgogliosa giudice del lavoro da 28 anni.
Si sono una di quelle che si occupano tra le altre vicende come quelle dei riders, e in genere di lavoratori sottopagati, dequalificati, discriminati in un mondo del lavoro caotico e sempre più precario. Io non mi ci ritrovo e lo dico senza retorica ed ipocrisia. L'assemblea del 30 aprile era affollata da colleghi giovani. Quale messaggio dobbiamo consegnare a loro? Io vorrei solo che si trasmettesse un messaggio di speranza e di testimonianza. Qualunque decisione si assuma. Continuare ad essere magistrati coraggiosi, liberi, “asserviti" solo alle Costituzione. E liberi soprattutto da ossessioni di "pagelle”, di voti, ma pronti ad essere valutati, con serenità, ma non in modo aziendalistico, come può avvenire per la valutazione di un prodotto di consumo.
Allora su questo riflettiamo su come migliorare, ma senza spauracchi di un disciplinare incombente e privo di connotati certi e tassativi, senza paura. E in un ‘interlocuzione serena con il ministero e la politica il mio "sogno " sarebbe che qualcuno mi rispondesse e facesse qualcosa tempestivamente quando in nome della tanta sbandierata – necessaria e oramai imprescindibile - innovazione tecnologica accade che tutta la giurisdizione civile di tutta Italia si fermi per due giorni per gli “errori fatali” di un aggiornamento. Con buona pace della efficienza del servizio . E della tutela dei diritti. Qui di fatale ci può essere solo la perdita di speranza e di coraggio. E fatale lo può essere solo per la comunità di cittadini che a noi si rivolge.
*Intervento preparato per l'Assemblea generale del 30 aprile 2022, nella qualità di componente del comitato direttivo centrale dell'ANM.