E’ possibile ritenere scriminata l’azione della Capitana Rakete che per adempiere in nella maniera ottimale un dovere, esponeva a pericolo gli operatori della guardia di finanza e gli stessi migranti?
Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha proposto ricorso per Cassazione, contro l’ordinanza del Gip, 2 luglio 2019, nei confronti della capitana Rakete per la non convalida dell’arresto, chiarisce come l’arresto fosse stato eseguito per condotta tenuta dall’indagata nella fase dell’ingresso al porto e non per condotte .
Richiama i principi della giurisprudenza di legittimità in materia di convalida dell'arresto e ricorda come “il giudice, verificata l'osservanza dei termini previsti dall'art. 386, comma terzo e 390, comma primo. cod. proc. pen., debba controllare la sussistenza dei presupposti legittimanti l'eseguito arresto, ossia valutare la legittimità dell'operato della polizia sulla base di un controllo di ragionevolezza, in relazione allo stato di flagranza ed all'ipotizzabilità di uno dei reati richiamati dagli artt. 380 e 381 cod. proc. pen., in una chiave di lettura che non deve riguardare né la gravità indiziaria e le esigenze cautelari (valutazione questa riservata all'applicabilità delle misure cautelari coercitive), né l'apprezzamento sulla responsabilità (riservato alla fase di cognizione del giudizio di merito) (Cass Sez. Sesta, P.M. in proc. Ahmad, 2015).
Chiede alla Corte di Cassazione di verificare se con la non convalida vi sia stata violazione di legge e segnatamente degli artt. 391, comma 4, codice di rito, 51 cod. pen. e 1100 cod. nav. e, in particolare, se il giudice abbia effettuato apprezzamenti non consentiti in ragione della natura di controllo rimesso al giudice in sede di convalida.
Ma “la polizia giudiziaria, in ragione della complessità della vicenda sotto il profilo tecnico giuridico, avrebbero potuto autonomamente determinarsi in ordine alla non antigiuridicità del fatto ?”, già le dieci pagine dell’ordinanza per motivare le ragioni della sussistenza della scriminante offrono la risposta.
Ma “il fatto è antigiuridico ?” il soccorso in mare era già adeguatamente avvenuto in quanto i migranti non erano più esposti a pericolo di vita e personale medico era a bordo della See Watch 3, “è possibile allora ritenere scriminata l’azione della Capitana Rakete che per adempiere nella maniera ottimale un dovere, esponeva a pericolo gli operatori della guardia di finanza e gli stessi migranti?”.
A voi la lettura dell’erudito ricorso.
Il Comitato di redazione.