25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne - Editoriale
Una recente pubblicazione della Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio Analisi Criminale – Dipartimento di Pubblica Sicurezza segnala come nel periodo 1° gennaio 2022 – 20 novembre 2022 in Italia “sono stati registrati 273 omicidi, con 104 vittime donne, di cui 88 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 52 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner".
Analizzando i numeri, rispetto all’anno precedente, si registra, sul dato aggregato, un aumento del 2% (5 episodi in più), mentre diminuisce il numero delle vittime di genere femminile, che da 109 diventano 104 (-5%). Diminuiscono i delitti commessi in ambito familiare/affettivo, che da 136 scendono a 120 (-12%), di cui 88 di genere femminile (da 96, con -6%). Ancora, sono in flessione sia il numero di omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 68 scendono a 56 (-18%), di cui 52 donne (-16%).
Il dato emergenziale, seppur con una tendenza in calo, permane; riprova ne è l’approvazione in Senato, in data 24/11/22, dell’istituzione di una commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere.
Si rende pertanto necessaria una riflessione che consenta di individuare modelli culturali di intervento che siano in grado di comprendere la complessità del fenomeno della violenza di genere.
In tale prospettiva la rivista Giustizia Insieme ha da tempo inteso avviare un percorso[i] – oggi inaugurando una nuova sezione – che possa, attraverso un approccio multidisciplinare, ampliare il punto di osservazione su discipline extra giuridiche, dalla sociologia, alla psicologia, alla linguistica.
Il Legislatore, negli anni, si è fatto carico di arginare quella che, a tutti gli effetti è una piaga sociale. Lo ha fatto attraverso l’introduzione di numerosi istituti che consentono, pur a mente l’imponderabilità del comportamento umano, sia alla magistratura che alle forze di polizia presenti sul territorio, di intervenire tempestivamente con misure che, di frequente, sono idonee a tutelare l’incolumità della persona offesa.
Ciò nondimeno, affrontare le peculiarità del fenomeno della violenza di genere richiede una comprensione che non si limita al fatto storico ed alla sequenziale applicazione di norme sostanziali e processuali ma che, aprendosi ad altri settori della conoscenza, consenta di giungere ad una valutazione ponderata, articolata ma, al contempo, frutto di una sintesi che sia in grado di tratteggiare le vicende dell’agire umano nella sua complessità.
Con tale auspicio, si avvierà questa sezione della rivista proprio muovendo da un contributo sul ruolo della Scuola Superiore della Magistratura nella formazione del magistrato chiamato a confrontarsi, quotidianamente, con fatti di violenza di genere.
[1] La violenza di genere e misure di prevenzione: la valutazione della pericolosità nel contesto delle relazioni familiari Nota a Corte d’Appello di Bari n. 27405 del 01.06.2022 di Rita Russo
"Il Braccialetto elettronico” e protezione vittima di violenza di genere di Maria Monteleone
Rapporto sulla violenza di genere e domestica nella realtà giudiziaria di Maria Monteleone
Il “codice rosso”: quando la legge diventa propaganda di Marco Imperato
Edipo, la giustizia e le relazioni familiari di Rita Russo