È disponibile il primo fascicolo 2024 di Giustizia Insieme
Cento anni di leggi sugli stupefacenti
a cura di Lorenzo Miazzi
con i contributi di Paola Filippi, Lorenzo Miazzi, Michele Toriello, Pierluigi Di Stefano, Giuseppe Bersani, Franco Corleone, Alfredo Pompeo Viola, Tommaso Chirco, Paolo Nencini, Sonia Bergamo, Emanuele Bignamini, Maurizio Sgrò
La pubblicazione raccoglie e rielabora gli interventi del Convegno organizzato dalla nostra rivista il 1° dicembre 2023.
Tutti i fascicoli e gli ebook pubblicati dalla nostra Rivista si possono leggere gratuitamente a questo link https://www.giustiziainsieme.it/it/fascicoli.
Introduzione
di Paola Filippi
Questo fascicolo contiene gli atti del convegno “Cento anni di leggi sugli stupefacenti”, organizzato dalla Rivista in occasione dei 100 anni dalla legge del 18 febbraio 1923 “Recante provvedimenti per la repressione dell’abusivo commercio di sostanze velenose aventi azione stupefacente”.
Riteniamo sia importante tenere accesi i riflettori sull’assunzione, gli effetti e la repressione del traffico degli stupefacenti per le molteplici implicazioni sociali, economiche, sanitarie e di criminalità organizzata sottese a detto fenomeno.
La celebrazione del centenario c’è parsa un’ottima occasione per ribadirlo.
(…)
La disciplina penale delle sostanze stupefacenti tocca temi sensibili la cui cura è diversamente declinata a seconda delle posizioni ideologiche, morali ed etiche, di cui è espressione il legislatore.
Si tratta di temi che peraltro coinvolgono diritti costituzionali di libertà e protezione,
di liberismo e interventismo dello Stato, di salute ed economia.
Con riguardo alla disciplina in materia di stupefacenti, quanto all’approccio repressi- vo, si registrano contrasti anche con riguardo alle pene edittali e lo scontro è sulle sanzioni per le droghe leggere e la lieve entità.
Si tratta poi di una materia che, è bene ricordarlo, deve anche confrontarsi con il diritto alla salute avuto riguardo all’uso terapeutico di talune sostanze stupefacenti nonché, nel settore economico, con lo sfruttamento dei terreni abbandonati dalle culture tradizionali, in questo contesto, non a caso, si inserisce la legge n. 146/2016.
Sono queste le ragioni che spiegano il numero delle leggi che si sono succedute in questi 100 anni – anche in ragione dell’espandersi dell’uso delle droghe –, dei numerosi interventi della Corte costituzionale e addirittura dal ricorso al referendum popolare[1].
In questa raccolta degli atti del convegno l’articolo dal titolo “La legislazione sulle droghe nella società italiana” di Lorenzo Miazzi offre un quadro esaustivo delle discipline in materia di sostanze stupefacenti che hanno caratterizzato il sistema repressivo da quella prima legge del 1923 a oggi.
Naturalmente significativa, in quadro legislativo in costante mutamento, è l’attività giurisprudenziale e lo sforzo dei giudici alla reductio a unum. Su questo tema troverete in questa raccolta gli interessanti articoli di Michele Toriello “La disciplina degli stupefacenti tra normativa e giurisprudenza” e di Pier Luigi Di Stefano “Fatto di lieve entità e le prospettive di riforma”.
Sotto il profilo sociale ed economico è fondamentale avere un’idea concreta dell’impatto della tossicodipendenza. La situazione l’hanno fotografata Alfredo Viola nell’articolo dal titolo “La rilevanza della questione sociale e i risvolti di natura economica” e Sonia Bergamo nell’articolo dal titolo “Persone che usano droghe e stigma socio spaziale”.
La questione che Gramsci già poneva nel 1918 con la domanda: “È la proibizione il modo giusto per affrontare i rischi sociali connessi alle droghe?” la troverete trattata nell’articolo di Giuseppe Bersani intitolato “Riflessioni scientifiche e psichiatriche in tema di legalizzazione della cannabis” e nell’articolo di Franco Corleone “Canapa tra diritto e salute”.
Il tema degli effetti delle sostanze stupefacenti e, in particolare, della cannabis è
trattato da Tommaso Chirco nel suo articolo dal titolo “La cannabis da un punto di vista medico”. Paolo Nencini si è occupato degli effetti dell’uso delle droghe in “I riflessi sanitari e sociali del traffico di droga”.
I rimedi sociali per far fronte alle dipendenze sono trattati da Emanuele Bignamini nell’articolo dal titolo “L’attività dei Servizi pubblici per le dipendenze: utenza, efficacia, caratteristiche, risorse, organizzazione”, infine Maurizio Sgrò tratta delle difficili soluzioni per contemperare l’esecuzione della pena allo stato di dipendenza nell’articolo dal titolo “Giustizia penale e prestazioni sanitarie penitenziarie nell’ambito della dipendenza da sostanze psicoattive”.
[1] Il codice Rocco del 1930, puniva come reato contravvenzionale l’uso palese delle droghe; successivamente la legge del 1957 ha introdotto il delitto punendo indiscriminatamente la detenzione e l’uso personale; nel 1975 è stata introdotta la modica quantità, la materia è stata rivista e sistemata nel testo unico di cui al DPR 309/90, l’art. 74 è stato oggetto di referendum popolare ed è stata così abrogata la modica quantità; il dPR 309/09 è stato oggetto di interventi d’urgenza d.l. 247/91, d.l. 272/05 d.l. 78/13 d.l. 36/14, dlvo 202/16 d.l. 14/17, e di interventi della Corte costituzionale da ultimo le sentenze n. 32/14 e n. 40/19.