COVID 19 SRL - SICUREZZA A RESPONSABILITA' LIMITATA
La temporanea sospensione del vaccino Astrazeneca e l'apertura di varie indagini penali, con annessa eco mediatica, per gli eventi avversi temporalmente collegati alla sua somministrazione hanno fatto riemergere il rischio di un significativo pregiudizio al percorso di vaccinazione, già intrapreso tra molte difficoltà e - di fatto - unica via d'uscita dalla situazione emergenziale.
La vicenda ha suscitato forti preoccupazioni – in punto di sicurezza e di responsabilità – tanto nella popolazione sollecitata a vaccinarsi, quanto nel personale sanitario chiamato ad effettuare la somministrazione.
Sotto quest’ultimo profilo, si ripropone, con urgenza, il tema della responsabilità sanitaria (già affrontato dal CeSDirSan in vari incontri (tra gli altri, 22 giugno 2020 e 29 gennaio 2021). Si sta infatti ampliando il consenso - anche politico - sulla necessità di un intervento normativo che provi ad arginare questa nuova 'variabile' della medicina difensiva, declinata oggi nella fase vaccinale: una normativa che in qualche modo riesca a ricondurre a margini di ragionevolezza la responsabilità penale degli operatori sanitari nell'ambito della fase emergenziale pandemica, con particolare riferimento proprio ai recentissimi eventi avversi verificatisi (non solo in Italia) nel pieno della campagna vaccinale.
La prof.ssa Maria Alessandra Sandulli, Direttore del CeSDirSan e il prof. Cristiano Cupelli (coordinatore del Comitato di Ricerca del Centro) ne discutono con l'on. avv. Francesco Paolo Sisto, Sottosegretario alla Giustizia, da sempre attento studioso della responsabilità in ambito sanitario e penalista sensibile alla tutela delle garanzie.